Boavista spiagge deserto

Boavista: spiagge, deserto e un po’ di verde

Boavista spiagge deserto e ...

Boavista spiagge, deserto e molto altro…

Anche se ormai sono anni che non prendiamo un viaggio organizzato, decidiamo di andare a Capo verde in un piccolo villaggio il Marine Club gestito da i Viaggi di Atlantide, trovando però il prezzo migliore via internet. Partenza da Verona alle ore 8,35 e arrivo a Boavista alle 11,35 (-3 ore rispetto all’Italia).
Veniamo accolti nel piccolo aeroporto dai ragazzi dell’animazione e accompagnati con pulmini al villaggio.
Come da anteprima il villaggio è ben integrato nell’ambiente e posizionato su un piccolo promontorio che domina il mare.
Ci viene assegnato un appartamento molto spazioso con tv, frigo e cassaforte. I pasti vengono serviti nell’unico ristorante con splendida vista sul mare. Il cibo è abbastanza vario e sono compresi i soft drink (coca, fanta, sprite e acqua) e i pasti mentre durante il giorno è sempre disponibile l’acqua, prima di cena viene servito l’aperitivo a bordo piscina con alcuni stuzzichini.
Ottima l’animazione non invasiva e che programma ogni giorno appuntamenti diversi per farci capire l’isola e accompagnare i turisti in piccole escursioni.

Dopo una doverosa descrizione del villaggio vi raccontiamo come abbiamo trascorso questa splendida settimana.
Appena arrivati abbiamo visionato la spiaggia del Marine con i suoi lettini e ombrelloni ottima per chi si vuole rilassare ma non mostra le bellezze dell’isola.
Passeggiando per alcuni metri lungo la spiaggia si raggiunge un’altra splendida baia dove si può fare tranquillamente il bagno e ammirare la grande duna di sabbia che domina il mare e permette di vedere uno splendido panorama e tramonto.

Il giorno seguente decidiamo di vedere Sal Rei, capitale dell’isola, che raggiungiamo percorrendo la strada lastricata del villaggio.
Il paese è veramente piccolo, anche se in forte espansione, si gira tranquillamente a piedi e si possono trovare piccoli negozi di souvenir, ristorantini, il piccolo mercato centrale e i famosi taxisti (Aloguer).

Dopo aver passeggiato lungo il piccolo porto dove le donne dei pescatori vendono i loro prodotti e aver respinto alcuni attacchi da parte di venditori del continente, riusciamo a fermare un aloguer per contrattare l’escursione dell’isola.
Abbiamo il piacere di conoscere Francesco, capoverdiano doc, che in un ottimo e buffo italiano ci consiglia di fare due escursioni per apprezzare al meglio l’isola.
Fissiamo l’appuntamento per il giorno seguente quindi ritorniamo al villaggio e passiamo la giornata a rilassarci un po’ facendo qualche bagno nelle calde acque dell’atlantico.

Alla mattina ci prepariamo un po’ di provviste per la giornata visto che il primo percorso non ci consente di trovare ristorantini.
Alle 9 come da accordi la nostra guida ci viene a prendere all’ingresso e dopo una sosta per rifornirci di bevande e ghiaccio ci dirigiamo lungo strade sterrate all’interno di Sal Rei.
La strada è abbastanza dissestata e ci porterà sulla costa di boa esperanza.
Il paesaggio risulta molto variato, dal deserto sabbioso a quello roccioso con qualche macchia di verde, sicuramente dovuta alle piogge di agosto-settembre.
Con calma raggiungiamo la mitica spiaggia famosa per il relitto della Santa Maria incagliatasi una quarantina di anni fa.
Qualche foto è un bagnetto in queste acque dove le onde però non consentono di spingersi al largo ma che fanno apprezzare le bellezze di questa lunga spiaggia.

Proseguiamo il nostro tour percorrendo la strada panoramica per raggiungere Rabil dove si trova l’aeroporto e un caratteristico centro abitato famoso per le terrecotte
Ripartiamo e raggiungiamo Provoacao Velha con le sue casette colorate e ultimo centro abitato prima di Santa Monica. La strada è abbastanza impegnativa, ma dopo alcuni saliscendi raggiungiamo questa enorme spiaggia dove, visto che siamo soli, ci concediamo un bagno e un po’ di relax al sole visto che non ci sono piante per ripararci.
Costeggiando la costa e attraversando parti rocciose e dune di sabbia raggiungiamo Praia Varadinha. Riusciamo a fare il bagno e goderci per poco questa particolare spiaggia dove si trovano anche delle grotte rocciose affacciate sul mare, ma purtroppo il tempo muta velocemente e ci godiamo un piccolo acquazzone capoverdiano.
Durante questa pausa abbiamo anche il piacere di conoscere il mitico Scaramelli, noto per la famosa maratona di Boa Vista ma anche per il suo amore per l’isola e esperto conoscitore dei suoi segreti.

Ripartiamo per il rientro al nostro villaggio.

Il giorno seguente abbiamo deciso di effettuare un escursione con i quad che ci consentiranno di apprezzare l’isola da un altro punto di vista.
In carovana e seguiti da due guide partiamo in direzione Praia da Chave che percorriamo fino a Rabil, la spiaggia è enorme e molto suggestiva con panorami mozzafiato.Sempre in fuoripista raggiungiamo il deserto de Viana e qui la pace regna sovrana, il clima è ottimo e ci rilassiamo un po’ prima di proseguire per la costa de Boa Esperanza.
Il percorso è accidentato e le difficoltà non sono poche, il divertimento è al massimo e la vista del relitto ci consente di riprenderci un po’.
L’escursione prosegue costeggiando la spiaggia fino a nord tagliando poi sotto il promontorio he domina il nostro villaggio e raggiungendo Sal Rei via Praia da Cruz.
Consiglio questa escursione per i paesaggi che si possono vedere e la sensazione di vivere con il territorio che il quad ti dà.
Le guide sono ottime e consentono anche hai meno esperti di superare le difficoltà e non danneggiare zone dell’isola protette.
Belli stanchi dopo 4 ore di moto torniamo al villaggio e ci rilassiamo un po’ in spiaggia.

Il giorno seguente Francesco ci viene a prendere e partiamo per Curral Velho.
Il percorso è lungo e accidentato ma si possono vedere delle piccole oasi e zone verdi. In lontananza vediamo il nuovo villaggio Riu in costruzione che presto aprirà in questa isolata zona e che sinceramente non è molto integrato con l’ambiente sia per dimensione che struttura. Il borgo di case di Curral è disabitato anche se un francese lo ha acquistato e sta tentando di ristrutturarlo e farlo rivivere. Dal paesino si raggiunge in un attimo la spiaggia che è fantastica con le sue dune di sabbia bianca e un mare spettacolare.Foto di rito e breve sosta, poi ripartiamo sempre lungo la costa percorrendo un deserto roccioso che ci porta a Ervatao.
La spiaggia non è male e il mare è ottimo per un bagno rigenerante.

Il nostro Aluguer ci spiega che questa spiaggia è famosa per le tartaruga perché si trova un centro di monitoraggio e salvaguardia della specie. Per nostra fortuna Francesco è molto conosciuto e il ragazzo che in questo momento gestisce il centro viene a liberare una covata di piccole tartarughe nate nella notte. Sono parecchie e velocemente raggiungono il mare lasciandoci un ottimo ricordo del posto. La fame si fa sentire e raggiungiamo i paesi del Norte dove la guida ci ha prenotato un posto a Fundo das Figueras.Ancora deserto roccioso ma si iniziano a vedere zone verdi coltivate a ortaggi per la presenza di acqua dolce.

Il ristorante Tina è piccolo ma molto accogliente. Ci viene servito un ottimo capretto in umido e un pesce accompagnati da verdure.
La spesa è irrisoria e soddisfatti per digerire esploriamo un po’ questo tipico villaggio con i suoi tranquilli abitanti.
La strada è lastricata e in circa 40 minuti ritorniamo al villaggio dove vediamo come sempre uno splendido tramonto.
Gli ultimi giorni della nostra vacanza li passiamo a fare piccole escursioni nei paraggi e a piedi.
Un pomeriggio raggiungiamo la vicina chiesa di Fatima ormai distrutta dal tempo ma che comunque è meta di turisti in cerca di nuovi scenari per fare delle foto.
Un altro giorno torniamo alla spiaggia di Chave che ci era rimasta impressa dal’escursione in quad.
Percorriamo a piedi dal nostro villaggio la costa raggiungendo Sal Rei e poi lungo le vie attraversiamo il piccolo porto e costeggiamo alcuni punti della spiaggia dove ci sono dei bagni attrezzati con sdrai e ombrelloni.
La spiaggia è splendida e proseguendo in direzione ciminiera dei mattoni, ottimo punto di riferimento, ci fermiamo dove la spiaggia è veramente larga e non c’è nessuno.
In questa zona il mare è piatto e ci godiamo al massimo il mare.
Restiamo alcune ore poi rientriamo per goderci la spiaggia del nostro villaggio.
L’ultimo giorno la passiamo ammirando per qualche ora la spiaggia dalla terrazza del ristorante, il maltempo passa veloce ed è giunto il momento di partire per il rientro.
Le pratiche doganali sono abbastanza veloci e ci imbarchiamo sul nostro volo di rientro in anticipo anche se ci aspetta un piccolo scalo a Sal.
Il volo è di soli dieci minuti e ci consente di vedere anche quest’isola dall’alto, sinceramente siamo stati molto contenti di aver scelto Boavista perché come impatto Sal è molto sfruttata e il paesaggio è brullo e meno caratteristico.

Boavista rimarrà sicuramente una meta nei nostri cuori per la gente del posto e per gli splendidi paesaggi.

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