emergenza coronavirus Capo Verde
emergenza coronavirus Capo Verde

Dichiarazione di uno stato di emergenza a Capo Verde

Dichiarazione di uno stato di emergenza da parte del Presidente della Repubblica del Capo Verde

Cari compatrioti,
Cari cittadini di altre nazionalità
Una delle caratteristiche del nostro modo di essere e di essere è la proverbiale disponibilità a unire permanentemente gli sforzi per superare le barriere, ricreare mondi, reinventare la vita.

Così è stato nelle crisi causate dalla siccità della triste memoria, nelle vittorie epiche della costruzione della Nazione e dello Stato e nell’edificazione permanente della nostra cultura.
Di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili, le nostre risposte sono state caratterizzate dalla capacità di porre gli interessi delle persone e della comunità sopra ogni altro, anche se considerati legittimi.
In un momento in cui il mondo e Capo Verde sono afflitti da una pandemia, causata da COVID 19, che minaccia tutti, con la sua processione di sofferenza e distruzione, con gravi implicazioni sociali, siamo chiamati a unire gli sforzi, per fare appello al nostro spirito patriottico, per affrontare e superare questa sfida molto complessa e difficile.

A causa della sua natura e degli alti rischi che la malattia comporta, siamo chiamati a compiere grandi sforzi, che implicano una resa totale, sacrifici importanti, come la rinuncia temporanea ai beni essenziali all’esercizio della piena cittadinanza democratica.
Per la prima volta nella nostra storia, siamo obbligati, a difesa della vita, della salute e del benessere delle persone e della nostra società, a utilizzare uno strumento previsto dalla Costituzione della Repubblica, che è la Dichiarazione dello stato di emergenza.
Poiché la stessa denominazione si riflette e la Costituzione della Repubblica determina, tale stato, necessariamente temporaneo, dovrebbe essere dichiarato solo quando sono minacciati interessi nazionali molto importanti.

Non ho dubbi che la situazione in cui viviamo, minacciata da una pandemia con un grande potenziale per la diffusione e la distruzione della vita e dell’economia, costituisca un quadro eccezionale che deve imporre misure eccezionali.

Pertanto, dopo una profonda riflessione, ascoltando ampi settori della società, consultando il Consiglio della Repubblica e, come richiesto dalla Costituzione della Repubblica, ascoltando il governo e ottenendo l’autorizzazione dall’Assemblea nazionale, in qualità di Presidente della Repubblica, in coscienza e con pieno senso di responsabilità, la decisione di dichiarare lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale, che sarà in vigore per un periodo di venti giorni, a partire da zero il 29, con l’obiettivo di difendere i valori e gli interessi fondamentali del paese e la nostra comunità, fornendo alle autorità mezzi legittimi per una lotta più ampia ed efficace contro questa pandemia, all’interno di un quadro costituzionale chiaro e sicuro.

La dichiarazione dello stato di emergenza, che affronterà temporaneamente il diritto alla libertà, compreso il diritto al viaggio e all’emigrazione, il diritto al lavoro e i diritti dei lavoratori; diritti di proprietà e iniziativa economica privata; i diritti di assemblare e dimostrare; libertà di culto.
Non può pregiudicare i diritti non coperti dal decreto presidenziale, per non parlare, ovviamente, di quelli che, espressamente, la Costituzione stessa esclude dalla possibilità di sospensione.

Nonostante le restrizioni risultanti dalla Dichiarazione di stato di emergenza, la nostra democrazia continuerà quindi a funzionare e tutti i diritti, le libertà e le garanzie non coperti dalla sospensione rimarranno in vigore. Ad esempio, libertà di espressione e informazione o libertà di stampa.
Lo stato di emergenza, decretato conformemente alla Costituzione e nel suo nome, non implica quindi alcun blackout democratico.

Situazioni eccezionali costituzionali che legittimano la sospensione di alcuni diritti, libertà e garanzie fondamentali sono il meccanismo proposto dalla nostra Costituzione per proteggere quegli stessi valori, supponendo che possano essere temporaneamente sospesi in modo da ricostituire le condizioni per il loro pieno esercizio. Pertanto, la Legge fondamentale prevede che questa sospensione possa avvenire solo in uno stato di eccezione ed esclusivamente in un quadro di eccezione decretato e delimitato da organismi sovrani basati sulla legittimità democratica diretta.

Quindi, cari concittadini, prendo questa decisione proprio per far affermare la Costituzione in un momento di eccezione, nei termini, nel significato e nei limiti esatti che essa contiene e stabilisce. Anche qui l’idea che ho proclamato così spesso è che non esiste democrazia al di fuori della Costituzione, e tanto meno contro la Costituzione.
Sono profondamente convinto che questo importante strumento verrà utilizzato correttamente e al fine di contribuire affinché, nel più breve tempo possibile, abbiamo controllato la malattia e ristabilito la pace di donne e uomini, capoverdiani e altre nazionalità, che , nella vita quotidiana, costruiscono questa nazione.

È importante notare che l’esistenza di uno stato di emergenza sarà una prova impegnativa della forza della nostra democrazia e delle nostre convinzioni democratiche. Per questo motivo, nel formulare la decisione, il Presidente della Repubblica ha voluto ascoltare tutti: il governo, il Consiglio della Repubblica, l’Assemblea nazionale, i partiti con rappresentanza parlamentare, le entità religiose, i sindacati, i datori di lavoro, i cittadini di diversi settori sociali. La democrazia è fatta di dialogo, confronto di idee, attenzione permanente ai segnali emessi dalla società e partecipazione responsabile di tutti gli attori politici e sociali. E nello stato di emergenza rimaniamo in democrazia dove l’opinione di tutti, dell’opposizione, è importante e deve essere sempre presa in considerazione al momento di decidere. In questo esercizio che la democrazia richiede,

Cari concittadini e tutti i cittadini che vivono con noi in questo paese,
Lo stato di emergenza non uccide COVID-19. Lo stato di emergenza è solo uno strumento che consente al governo di adottare le misure necessarie, ma queste, per sopprimere la diffusione del coronavirus tra di noi. È quindi essenziale che tutti, ognuno di noi, obbedisca rigorosamente a tutte le istruzioni che ha e continuerà a essere fatto o imposto dall’esecutivo. È il nostro comportamento, il nostro atteggiamento quotidiano, all’interno della casa e negli spazi in cui siamo autorizzati a muoverci che supera questa malattia.
Amici miei, la nostra vita continua, le sfide che abbiamo affrontato non sono messe da parte, dobbiamo affrontarle e continuare a dare loro la stessa attenzione, proprio come ora siamo concentrati nella lotta contro il coronavirus.

Il presidente della Repubblica sollecita vivamente che nessuno abbassi le braccia al grave problema dell’alcolismo. Le tentazioni saranno maggiori ora che siamo limitati alla casa, all’ansia, alla coesistenza permanente con un piccolo numero di persone, al nostro nucleo familiare ristretto. Il consumo di bevande alcoliche e altre sostanze psicotrope in queste situazioni tende ad aggravare i problemi e potenziare il conflitto. Ancora una volta, è la nostra attitudine e la nostra responsabilità verso noi stessi e le persone più vicine a noi e dipendenti da noi, come i nostri figli e familiari più vulnerabili, a fare la differenza.

Un’altra preoccupazione che mi affligge ha a che fare con la serenità e la pace della famiglia. Il rispetto reciproco per tutti i membri della famiglia, la tolleranza e il buon senso devono prevalere e guidare le nostre decisioni a casa. Il coronavirus ci obbliga a trascorrere giorni e giorni nel nostro spazio domestico, con le stesse persone, la nostra famiglia, ci costringe a vivere in un modo che non conosciamo da molto tempo. Dobbiamo stare con ogni membro della famiglia, ognuno con la propria personalità. Ora, dobbiamo imparare ed è l’occasione per rafforzare il nostro spirito democratico, la nostra responsabilità e gestire il nostro spazio familiare con autorità senza dimenticare il rispetto per l’altro, con la responsabilità che ricorda che ciò implica amore, tolleranza e comprensione reciproci.

In questo momento difficile, faccio appello a tutti affinché si impegnino, con determinazione, fiducia e permanentemente, nella lotta contro questa malattia COVID-19, a superarla il prima possibile, senza essere sconfitti da altre malattie.
Questa è una di quelle battaglie in cui noi capoverdiani siamo tutti dalla stessa parte, a Capo Verde e nella diaspora. Più! Questa è una di quelle battaglie in cui tutta l’umanità è dalla stessa parte, contro un singolo nemico mortale, il coronavirus.

Qui siamo tutti soldati dello stesso esercito, senza distinzioni di alcun tipo, di colore, ideologia, filosofia, religione o condizione sociale ed economica, siamo tutti uniti come uno in una battaglia della nostra vita e della nostra vita. Siamo insieme perché tutti dobbiamo stare insieme per vincere! Nessuno può perdere il cuore, non abbiamo tempo da perdere e non possiamo permetterci di essere rilassati, titubanti o incuranti. Abbiamo una missione chiara, superare una grande minaccia alla vita, una minaccia che può distruggere la nostra economia e il gigantesco sforzo che abbiamo fatto come Stato per più di 44 anni e come nazione per secoli e secoli. Abbiamo raggiunto grandi risultati a tutti i livelli e sono minacciati se non siamo in grado di agire come uno, nella stessa lotta per noi, per quello che siamo e abbiamo fatto, e soprattutto per garantire il nostro futuro.
Il Presidente della Repubblica crede e confida nel fatto che tutti noi siamo capaci e vinceremo.

RESIST E VINCI!
Lunga
vita alla democrazia Lunga Capo Verde
JORGE CARLOS FONSECA

. Discorso in formato libro, a:
shorturl.at/fhjC8
. Video della dichiarazione all’indirizzo:
shorturl.at/fpIT3
# Togethernaprevention