Capoverde muore Italiana
Capoverde muore Italiana

Capoverde muore Italiana

Martedì 26 novembre Boavista.

Una cittadina italiana, Marilena Corrò, è stata trovata morta, nella città di Sal Rei.

Le notizie riportate dal quotidiano Terra Nova rivelano che, secondo le informazioni trovate da questo online, i vicini hanno sentito delle grida, provenienti da una casa di proprietà dell’italiano, e si sono immediatamente recati sul posto. Quando sono arrivati lì hanno trovato la vittima già morta, all’interno di un serbatoio d’acqua.
Secondo la stessa fonte, un uomo di nazionalità Italiana verrà ascoltato dalle autorità giudiziarie nelle prossime ore e le informazioni indicano forti indicazioni che il reato è legato ai debiti di locazione.

Fonte: anacao.cv

Verso sera è morta a Capoverde, Marilena Corrò, Italiana di 52 anni residente a Treviso. Marilena, proprietaria del B&B “A Paz” a Boavista nel centro di Sal Rei, è morta per cause ancora al vaglio degli inquirenti. Aveva ereditato quest’attività da suo padre Luciano che circa 18 anni fa acquista una vecchia casa e sviluppa un progetto che diventerà un residence di 9 camere.

Le cause dell’accaduto non sono ancora chiare e la polizia sta facendo le indagini per capire come sia successo.

In un intervista a Voglioviverecosì, Marilena racconta un po’ la sua vita e come si è avvicinata a Capoverde e a Boavista. Ecco un passaggio dell’intervista fatta nel 2018.

A Boavista ad attenderti ci sarà tuo padre e la gestione del suo residence “A Paz”. Parlaci di questa tua nuova avventura. Come si compone la struttura, che cosa offrite e che tipo di clientela si rivolge a voi?

«Sì, a Boavista c’è mio padre Luciano, lo stesso nome del mio compagno. Un uomo molto colto, 77 anni compiuti il 19 giugno. Pesante, ma ricco di saggezza e di amore verso i suoi figli. Un uomo molto solo, un grande lettore, e un modesto imprenditore. Con mio padre, forse perché siamo molto simili, non c’è mai stato quel grande dialogo. Dopo la morte del mio compagno, però, ho trovato un amico, più che un papà. Ha sempre tante cose da raccontarmi e mi vorrebbe già lì con lui, ma devo sistemare ancora diverse cose. Voglio andare via serena per questo ho ritardato di un mese la partenza. Lui sarà lì ad aspettarmi.

Per quanto riguarda la struttura di “A Paz”, il residence si compone di 8 camere tutte con bagno privato, alcune hanno il loro terrazzino che si affaccia sulla piazza. Siamo proprio a Sal Rei nel centro di Boavista. Abbiamo una terrazza che potrei definire il fiore all’occhiello del residence dove il cliente fa colazione. Essere in casa, ma fuori casa. Questo è ciò che vogliamo trasmettere all’ospite: il senso della convivialità. Ribadisco mio padre è un genio sull’imprenditoria, è arrivato 17 anni fa da solo, e da solo senza sapere nulla, ha realizzato un residence ampliando la casa che aveva acquistato».

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