Marilena sembra sia stata assassinata

“Italiana assassinata a Capoverde”

Santiago Magazine una rivista locale scrive così:

L’italiana è stata picchiata a morte

Marilena Corrò, trovata morta martedì 26, in un serbatoio d’acqua all’interno della sua pensione a Sal-Rei, Boa Vista, è stata picchiata a morte. Il principale sospettato, Italiano, è un istruttore di kick-box e ha una storia di assalti sull’isola a Boavista, dove vive da oltre dieci anni.

Dopotutto, a differenza delle informazioni avanzate da Terranova e ripubblicate dalla rivista Santiago, l’Italiana trovata morta in un serbatoio d’acqua non era un inquilino dell’abitazione in cui si era verificato il caso, ma il proprietario della Pensione.

Marilena Corrò, originaria di Treviso, Italia, è arrivata a Boa Vista alcuni anni fa per occuparsi degli affari di suo padre Luciano, che si stabilì a Sal-Rei 18 anni fa, dove avrebbe aperto la pensione A Paz.

E’ in questa struttura alberghiera che si è verificata la tragedia che colpì Marilena Corrò, in un caso che sta già avendo ripercussioni sui vari media italiani.

Martedì i vicini hanno sentito le urla all’interno della pensione, sono andati e hanno trovato la donna morta in un serbatoio d’acqua appartenente al residence. La polizia è intervenuta e sta’ interrogando un uomo, anch’egli di nazionalità Italiana, come il principale sospettato in questo presunto omicidio. E’ stato portato alla centrale di polizia per essere interrogato.

Gianfranco, questo italiano, viveva nella Pensione A Paz e, secondo le fonti della rivista Santiago del Boa Vista, aveva da tempo dovuto dei soldi al proprietario. Secondo alcune testimonianze, è stata una discussione sul rimborso dei debiti che è stata all’origine della morte di Marilena Corrò. “Ha picchiato a morte la donna e poi l’ha gettata sul fondo di un serbatoio d’acqua”, dice una fonte a Sal-Rei.

Istruttore di kickbox, con scuola a Sal-Rei, Gianfranco vive a Boa Vista da circa dieci anni. Nella sua storia, secondo le fonti, ci sono diversi casi di aggressione contro le persone. “Una volta ha attaccato un altro italiano e alla fine è stato arrestato. In un’altra occasione ha aggredito un cittadino guineano per puro razzismo”, testimoniano le nostre fonti.

Altre ipotesi, segnalate da Boavistense alla rivista Santiago, saranno sul tavolo e correlate al crimine organizzato, versione, tuttavia, che la maggior parte delle persone avvicinate da questo diario digitale non confermano.

 

Fonte presa da SantiagoMagazine