Racconti Boavista Capo Verde
Racconti Boavista Capo Verde

Ebbene è ora di partire …

Boavista… Ebbene è ora di partire …

Racconti Boavista Capo Verde

Racconti Boavista Capo Verde

Ebbene è ora di partire 14-11-2012 da Malpensa….

Dopo qualche piccolo disguido arriviamo a Boa Vista,mia moglie ,io e i miei due amici luisella e marcello.

Il Marine , avvicinandoci ad esso è un piccolo paradiso, una tranquillità che quasi si tocca con mano…villaggio rilassante dove la cucina non è eccellente ma non gli manca nulla e noi in particolare siamo sempre stati soddisfatti.Insomma un villaggio all’insegna del ” no stress” diverso dagli altri Ryu e Decameron etc..molto nuovi ed organizzati sotto tutti i punti di vista.

Una giornata per ambientarci è già siamo amici dello staff, molto cordiali , forse perchè nuovi a parte Solange che è la veterana dei ragazzi dell’animazione cmq molto simpatica e brava a ballare.

la temperatura a novembre è fantastica il termometro varia dai 25° ai 30° il vento c’è ma non da fastidio anzi non ti accorgi di andare arrosto sotto il sole cocente..

riusciamo a fare un’escursione con i quad che ,attraverso l’entroterra desertica dell’isola, ci porta sulla splendida spiaggia di Santa Monica 18 km di lunghezza con il nulla attorno una meraviglia da togliere il fiato e poi proseguendo a Varadinja e le dune che sono molto belle da cavalcare col quad.

un’uscita in citta è doverosa per rendersi conto di quanto sia diverso il modo di vivere in questi posti…

purtroppo la povertà c’è ..

qualche giorno di spiaggia con le tartarughe che ci vengono a trovare verso l’ora del tramonto…sono tenerissime da vedere

ma difficili da fotografare..

e finalmente il giorno prima di ripartire sono riuscito a trovare un gruppo per la pesca d’altura…

Io, Chico,ketty e Massimiliano partiamo al mattino di martedi …ritrovo ore 8.00 al porto grande.

Ci accoglie un DC9 fischerman imponente con a bordo il simpatico Calù esperto nel manovrare canne artificiali e quant’altro l’ho soprannominato Scoiattolo , il papà di Luca che vediamo se mi ricordo il nome…hemmm!! …Elisio credo! mi perdoni se non è corretto…bravissima persona molto composta e taciturna ma sapeva il fatto suo e poi il GRANDE LUCA nonchè il capitano della barca che dopo 40 minuti di navigazione ci porta sul posto di pesca.

Nella poppa dove eravamo ospitati la tensione si tagliava col coltello fino a chè dopo circa 10 minuti di traina partono 4 canne insieme …e li….il delirio

Calù ferra due pesci ed ha due canne in mano che da alla ketty seduta sul seggiolino da combattimento ed a me in piedi…

in un vorticoso intreccio di fili riusciamo a combattere con i primi due wahoo mentre un’altra canna perde il terzo pesce che si slama e la quarta canna con la bestia allamata che trancia il cavetto d’acciaio…Esaltati dal recupero di animali da 20 kg.circa che riusciamo a salpare aspettiamo ancora qualche strike che non si fa attendere ed un terzo wahoo sale in barca preso da Chico.

questi animali in acqua hanno dei riflessi stupendi e sono molto forti… ancora qualche attimo e partono ancora le canne ma questa volta nessun pesce rimane allamato….tempo scaduto per la traina ora si passa al Vertical…tipo di pesca molto faticoso ma che comunque da soddisfazione a Massimiliano che prende una ricciòla atlantica di circa 15 kg.e Chico che ne prende un’altra da circa 8 kg..

Tutti abbiamo preso il nostro pesce della vita e quindi a malincuore si rientra,

LUCA si è dimostrato un gran conoscitore di questo splendido Oceano che mai sta fermo..e al rientro siamo tutti soddisfatti a parte che una riccioletta l’avremmo potuta portare a casa ma non era stato deciso all’inizio della battuta e quindi….nulla.

al Villaggio in un’attimo si sparge la voce e tutti vengono a domandare com’è andata. Noi ,della pesca, ci sentivamo veramente importanti. E’ stata cmq un’emozione da provare per rendersi conto di questa settimana passata da Leoni.

Racconto inviato da M.Crivelli