L’OMS: Coronavirus e Mascherine

In un documento guida pubblicato oggi, l’OMS ritiene che “l’uso diffuso di maschere da parte di persone sane in contesti comunitari non è supportato dalle attuali prove scientifiche e comporta incertezze e rischi critici“.

Inoltre, l’organizzazione sottolinea che “l’uso di una maschera da solo è insufficiente per garantire un livello adeguato di protezione e che devono essere adottate altre misure”, indicando frequenti lavaggi delle mani e distanza sociale.

Nel prendere decisioni sull’uso delle maschere da parte della popolazione non infetta, i paesi dovrebbero considerare fattori come la densità di popolazione delle comunità – se è possibile mantenere la distanza sociale – e il rischio di contagio rapido, come visto in ambienti chiusi, baraccopoli o campi come quelli che ospitano rifugiati.

La disponibilità e il prezzo delle maschere sono altri fattori da tenere in considerazione, difende l’OMS, che raccomanda che qualsiasi decisione sia ben giustificata dinanzi alle popolazioni e che “vengano fornite istruzioni chiare su quali maschere usare, quando, dove e l’importanza di continuare seguire rigorosamente misure quali l’igiene delle mani e la distanza fisica ”.

Alla conferenza stampa per monitorare la situazione della pandemia tenutasi lunedì, il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus, ha ammesso l’uso diffuso di maschere nelle comunità in cui non è possibile garantire la distanza fisica a causa delle condizioni abitative o corretto lavaggio delle mani a causa della mancanza di accesso all’acqua.

Tuttavia, la linea guida dell’OMS rimane che le maschere chirurgiche dovrebbero essere riservate agli operatori sanitari e ribadisce che il loro uso diffuso per “creare un falso senso di sicurezza, trascurando altre misure essenziali” e può portare le persone a “Tocca il viso sotto le maschere”, portando a costi inutili e alla mancanza di maschere per gli operatori sanitari.

Il nuovo coronavirus, responsabile della pandemia di COVID-19, ha già infettato oltre 1,3 milioni di persone in tutto il mondo, di cui oltre 75.000 sono morte.

In Portogallo, secondo l’equilibrio fatto martedì dalla direzione generale della Salute, ci sono stati 345 decessi, 34 in più rispetto al giorno precedente (+ 10,9%) e 12.442 casi di infezioni confermate, il che rappresenta un aumento 712 rispetto a lunedì (+ 6%).

Fonte: Expressodasilhas

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