l museo dos Naufàgos è la prima struttura privata d’interesse antropologico e artistico a Capo Verde. E’ fondato e sviluppato dall’associazione dos Naufragos è interamente costruito con materiali rinvenui sull’isola e con un’attenzione particolare al riciclo dei materiali.

All’interno delle sale un’esibizione permanente presenta con approcci differenti la cultura antropologica di Capo Verde, la sua arte e la sua storia, portando all’attenzione dei visitatori la crucialità della cultura creola.

La storia è raccontata dal punto di vista di un “naufrago” perso nel mare della vita, la metafora si rifà alla condizione dell’uomo, che come Giona, Ulisse o Robinson Crusoe, è spinto in mare aperto dal desiderio di conoscenza.

Il museo svolge il duplice compito di conservare la storia passata, la cultura e la diversità, ma allo stesso tempo creare un luogo di dibattito aperto sul futuro e su una miglior comprensione di cosa significhi essere umani al di là della semplice etnia.

Mostre temporanee di artisti locali ed internazionali prenderanno luogo nelle sale superiori della struttura, simboleggiando l’universalità del linguaggio artistico. Il personale del museo è specializzato e formato dall’associazione con la finalità di garantire la miglior esperienza durante questo viaggio.

. . . l’idea del museo nasce in una notte senza nuvole del 2003, quando in cielo appare la costellazione di Orione, alla luce delle ultime braci del fuoco sul ghintal di una casa a Boa Vista. Un padre archeologo e viaggiatore racconta ai figli storie eccezionali riguardo all’isola in cui stanno abitando, racconta di un luogo in cui tutto il mondo s’incontra, di un tesoro nascosto, di donne bellissime che danzano celebrando la pioggia e uomini coraggiosi che hanno sfidato la tempesta.

. . . tredici anni dopo i figli erano cresciuti ognuno per la sua strada, il padre era tornato dai suoi numerosi viaggi ed il momento era propizio per imbarcarsi insieme verso l’atlantico. Così con l’aiuto di amici, parenti ed altri folli uomini di mare iniziarono a dar forma al luogo dei loro sogni e dei loro ricordi, fondando un’associazione che varcasse le differenze di etnia e cultura in nome di una concezione più alta di umanità.

Un luogo che rappresentasse non solo le meravigliose storie narrate su quel ghintal, ma che simboleggiasse anche il viaggio nel mare tempestoso della vita, che ogni uomo a partire dai tempi più remoti compie in direzione della conoscenza, trovando pace e salvezza su un’isola.

Artisti per spirito e amanti delle onde hanno lavorato senza sosta per due anni, affrontando a spada tratta disillusione e paura, adesso il frutto di tutto questo è un luogo d’incontro, nella magia del passato, la profondità del presente e l’arte del futuro.

Questo splendido edificio si erge nel cuore della cittadina di Sal-Rei fra le sue tipiche case. Insolito nella sua struttura, il museo è costruito completamente in pietra bianca calcarea e pietra vulcanica locali. All’interno grandi mosaici, imponenti vetrate, dipinti e sculture narrano la splendida storia delle isole di Capo Verde. La storia è analizzata attraverso una grande esibizione di opere disposte su tre livelli, come in un percorso ascensionale.

L’avventura comincia sul fondo dell’oceano dove camminando fra le rovine di un naufragio. Verremo a conoscenza di tematiche che così nella storia come nell’animo umano, giacciono nelle profondità.

Una scala ci porterà alla superficie, dove conosceremo la storia di Capo Verde e la sua cultura, cresciuta forte e potente contro le onde battenti e l’incessante vento, con i suoi colori e la sua musica, attraverso i tempi di ricchezza e quelli di carestia.

Salendo ad un altro livello saremo in un paradiso pieno di piante rigogliose, dove potremmo assaggiare tipici prodotti delle isole. Apprezzare una collezione di arte contemporanea di artisti differenti che continuano a raccontare il profondo valore di queste maestose terre.