la pesca a Capo Verde
la pesca a Capo Verde

La pesca a Capo Verde

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La pesca a Capo Verde

La pesca a Capo Verde oggi è senz’altro uno degli hot spot più ambiti dai pescatori di oggi.. ma ci ricordiamo com’era una volta?

Eccovi 2 video che vi spiegano la differenza

anno 2019

 

https://www.youtube.com/watch?v=uGUrfaKY4VE&t=340s

anno 2001-2002

Eccovi un racconto che abbiamo trovato nel nostro archivio del sito e che abbiamo deciso di ripubblicarlo

Dicembre 2003

Pronto? ciao Max, sono Carlo come stai?
Il tutto e’ iniziato cosi’, con una breve telefonata che ho fatto a Massimo del Boapesca Fishing Club per avvisarlo che due miei clienti volevano andare a pesca da Luca a Boavista e che avevo deciso di accompagnarli.
Poche parole e nel giro di pochi giorni la combriccola era pronta a partire. Era il 19 dicembre del 2003.
Volete sapere come e’ andata? Continuate a leggere! Pesca da riva – surf casting
Sino a quel momento non avevo mai praticato questo tipo di pesca e la cosa mi incuriosiva molto.
Normalmente a Boavista questo tipo di pesca viene praticato da spiagge di sabbia immacolata, lunghissime e deserte dove si giunge con un auto 4×4 dopo aver attraversato parte dell’isola passando tra paesaggi incredibili fatti di roccia
e dune di sabbia e completamente deserti.
Una volta giunti sul luogo di pesca e montate le canne si cerca di catturare il vivo ( mormore, saraghi etc ) che verranno poi usati come esche per tentare la cattura degli onnipresenti serra e carangidi e, pescando all’imbrunire o nelle ore notturne, gli squali.
Durante una battuta di pesca abbiamo visto un’ombra scura che nuotava in pochi metri d’acqua proprio nelle immediate vicinanze del frangere delle onde. Breve recupero dell’esca e subito il palloncino che viene usato come galleggiante scompare sotto il pelo dell’acqua.
Il filo che esce veloce dalla bobina del mulinello, Luca che corre su e giu’ per la spiaggia e salta tra una roccia e l’altra per tentare di contrastare la fuga del pescione, io che ho gia’ in mano il raffio, gli altri componenti la banda che seguono con lo sguardo la scena. Il tutto e’ durato un attimo o chissa’ quanto, la cosa certa e’ che un secco schiocchio ci ha riportato tutti nella triste realta’ . Il filo sfregando sulle rocce si e’ rotto ridando la liberta’ allo squalo che abbiamo stimato essere non inferiore ai 2 metri e mezzo.
Questa volta ha vinto lui. Ma la prossima come andra’ a finire?
Nei giorni dedicati a questo tipo di pesca Gigi e Sandro hanno catturato serra, carangidi, squalotti e altra minutaglia.

Pesca a bolentino a Capo Verde

Questo tipo di pesca e’ facilmente ed economicamente praticabile a bordo un una comod imbarcazione di legno di costruzione locale equipaggiata con motore fuoribordo. Al rientro da una battuta di traina d’altura a bordo di Mariu’ III, su consiglio di Luca, ci siamo fermati su di un “banco” che a suo dire ha sempre dato ottimi risultati nella pesca a bolentino. Una volta calata l’ancora e preparate le lenze eccoci impegnati nella cattura di bellissime cernie rosse, carangidi, murene e qualche squaletto. Sono bastate poche ore per capire che anche questo tipo di pesca puo’ dare ottime soddisfazioni soprattutto in termini di grosse abbuffate di pesce abilmente cucinato dalla moglie di Luca che gestisce il Blu Marlin, un piccolo ed accogliente ristorante che si trova nella piazza del paese. Sempre secondo Luca ci sono zona di pesca dove si possono catturare con il bolentino di profondita’ cernie del peso superiore ai 30 kg

Traina sotto costa a Capo Verde

Pescando a Bordo di Mariu’ III il bellissimo Glastrom di 9.50 mt nuovo acquisto del Boapesca Fishing Club
abbiamo voluto provare la pesca sottocosta col vivo con obiettivo gli onnipresenti serra.
La sera precedente siamo usciti a “fare” il vivo. Mentre alcuni di noi pescavano i sugarelli con i Sabiki altri si dedicarono alla pesca a bolentino col risultato che in poco meno di due ore avevamo riempito la vasca del vivo con sugarelli di ca 200gr cadauno ed in pozzetto giacevano ormai morte alcune cerniotte ed un carangide di ca. 2 kg. a riconferma della pescosita’ dei fondali del sottocosta.
Il giorno dopo, arrivati all’isolotto Curral Velhio e calate le esche abbiamo iniziato a trainare lentamente nelle immediate vicinanze dell’isolotto dove i fondali non superano i 20 mt. Pochi minuti di attesa e Gigi e’ alla canna intento a contrastare la fuga di una lampuga di ca. 3kg
Recuperato il pesce e rimesse le esche in acqua eccoci di nuovo in pesca.

Uno alla volta io, Gianni e Gigi abbiamo catturato ed anche perso (sigh!) diversi serra di taglia compresa tra i 2 ed i 5 kg. Nonostante Luca avesse effettuato nei giorni precedenti e nella stessa zona delle bellissime catture di carangidi del peso di ca 15kg a noi non e’ toccata la stessa fortuna. Forse avremmo dovuto provare nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio col sole piu’ basso all’orizzonte.
Sara’ per un’altra volta.
Nel pomeriggio prima di rientrare in porto ci siamo portati piu’ al largo e cambiate le esche ci siamo dedicati alla………….

Traina d’altura a Capo Verde

Questo e’ il tipo di pesca che preferisco. Tre giorni pieni dedicati alla traina d’altura sempre a bordo di Mariu’ III il comodissimo e ben tenuto Glastrom del Boapesca Fishing Club
Le uscite di pesca hanno questa volta visto protagonisti oltre che al sottoscritto Gianni e Gigi.
Le acque che circondano Boavista sono, a detta di Luca, ricchissime di wahoo ( presenti tutto l’anno ) e visti i risultati ottenuti in pesca e’ impossibile affermare il contrario
I tonni pinna gialla nonche’ le lampughe (da maggio a novembre i mesi migliori ) sono gli altri predatori maggiormente catturabili in zona.
Durante le nostre uscite di pesca ( tre ) trainando con 4 canne montate con Rapala e kona abbiamo catturato ca 15 wahoo e due tonni yellowfin e tra lenze rotte o pesci slamati ne abbiamo persi ca. altrettanti. Tutti i wahoo catturati avevano un peso compreso tra i 15 ed i 25 kg mentre gli yellowfin pesavano ca. 10/12 kg
Quelli piu’ grossi fanno la loro presenza nelle acque di Boavista verso la fine di agosto.
In alcuni momenti abbiamo avuto sino a 4 wahoo in canna contemporaneamente con l’inevitabile rottura di una o piu’ lenze causato dall’accavallarsi delle stesse durante la veloce fuga dei pesci.
In passato, causa le ridotte dimensioni dell’altra barca del centro, e’ stato pressoche’ impossibile tentare la ricerca e la cattura dei rostrati e le poche catture sono state per l’oppiu’ frutto della casualita’ Con l’aggiunta di Mariu’ III e con l’arrivo della nuova stagione Luca ha in programma di dedicarsi intensamente alla ricerca dei migliori spot abitualmente frequentati dai sailfish e dai blue marlin in cerca di foraggio che abbondanti popolano queste acque nei mesi compresi tra maggio ed ottobre.
Sono convinto che ne sentiremo delle belle e io faro’ del mio meglio per esserci. Ma questa e’ un’altra storia.

Considerazioni

Come avete potuto capire a Boavista la pesca e’ veramente a 360° In una settimana si possono praticare quattro differenti tecniche si da soddisfare le esigenze del pescatore piu’ esigente o solo per provare una nuova tecnica di pesca. In entrambi i casi le soddisfazioni sono garantite.
Altro fattore da non sottovalutare e’ il fatto che in questo modo potrete fare una vacanza a tutta pesca contenendo i costi a volte elevati per il noleggio di una imbarcazione d’altura.

Carlo Vernocchi

Ora le cose sono un po’ cambiate e l’inizio del centro pesca sembra veramente lontano….. molto lontano!

massimo + 39 338 7587220

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